FORZAFRICA
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Dopo anni dedicati al lavoro, fra incertezze e ripensamenti, decisi di fare un'esperienza in Africa. Con un gruppo di amici nell'anno 2003, trascorsi un mese in Etiopia in un piccolo villaggio Chiamato " DAWRO-KONTA" a 600 Km da Addis Ababa.

A parte un primo momento di difficoltà riguardo l'ambientamento e la convivenza, per noi occidentali, abituati a vivere in modo completamente diverso, nasce la consapevolezza di come sia possibile vivere in modo semplice sentendosi utili verso chi è meno fortunato di noi. Spesso sentiamo parlare di queste situazioni da altre persone ma, viverlo sulla propria pelle è sicuramente un'esperienza che lascia un segno positivo e da un ulteriore senso alla propria vita.

In questo mese ho collaborato alla costruzione di un piccolo ospedale.


Nel 2004 sono tornato in Africa con L'Associazione "Amici dell'Africa" di Cardano al Campo, iniziando la costruzione  di una casa portandola al tetto nel villaggio di Muravy In Burundi. In questo periodo, durante una visita all'orfanotrofio della " Congregazione delle Suore BENE_BERNADETA"a Musinzira , Gitega ho avuto modo di conoscere la loro realtà e ne sono rimasto molto colpito tanto da chiedere loro se potevo essere in qualche modo d'aiuto. La loro primaria esigenza era quella di dover costruire un muro di cinta che proteggesse la struttura dagli assalti di bande locali.

Tornato in Italia mi sono adoperato per raccogliere i fondi necessari alla costruzione di questo muro. Grazie all'aiuto di molte persone generose sono riuscito a realizzarlo tra il 2006 e il 2007.

Il mio lavoro è stato molto efficace ed era diventato importante, capivo che c'era ancora molto da fare e di conseguenza era impossibile pensare di portersi  fermare.

Ritornai a Gitega fra il 2008 e il 2009 per ampliamenti e ristrutturazioni dell'orfanotrofio, della scuola, e di altre importanti modifiche che aiutavano il buon funzionamento della struttura.

Naturalmente tra un viaggio e l'altro, lavorando molto anche dall'Italia, ho fatto tutto un lavoro di informazione, coinvolgimento e raccolta fondi tramite amici e conoscenti che spesso organizzavano eventi per venire in aiuto a questa realtà ormai conosciuta.

Oltre a questo, periodicamente, c'è tutto un lavoro di collaborazione nella raccolta e preparazione di ogni tipo di beni di necessità per poter inviare tramite conteiner, tutto quello di cui un orfanotrofio può aver bisogno; tutto questo sempre seguito personalmente da me, con l'aiuto di mia moglie che pazientemente imballava scatoloni da spedire.

Oggi, 09 febbraio 2011, grazie all'aiuto di un benefattore di Montebelluna Treviso, riparto per Musinzira per iniziare un nuovo progetto sempre all'interno dell'orfanotrofio.

Ogni volta è una forte emozione, ogni volta il loro sorriso mi conquista, sono emozioni impagabili e a volte anche molto forti, per esempio, quando un giorno un bambino di circa nove anni mi disse: " MA TU SEI UN MUZINGO BUONO?" ( ma tu sei un bianco buono?),
questo mi ha fatto capire quanta diffidenza c'è nei nostri confronti. Ora ho il privilegio della loro fiducia e ne sono molto orgoglioso.

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Altro momento molto emozionante, è al mio arrivo, l'accoglienza che ricevo da loro e il vedere i loro sorrisi solo per avergli donato delle caramelle...
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Un loro ringraziamento..

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